Foto segnaletica di John Wayne Gacy (Fonte immagine: Vanity.com)

John Wayne Gacy, alias “Pogo il clown”, tra il 1972 e il 1978 torturò e uccise 33 ragazzi, truccandosi da clown.
Nascose 28 cadaveri sotto il pavimento della sua casa, e gettó gli altri nelle acque dell’illinois e del Des Plaines.
Venne sospettato di aver commesso altri omicidi, ma non vennero mai trovate abbastanza prove per inchiodarlo.
Il rituale che usava era lo stesso: rapiva i ragazzi, li stordiva con cloroformio, poi li legava al letto a casa sua, a volte per ore, a volte per giorni. Li violentava e li strangolava.
Non è stato il più prolifico, nemmeno il più sanguinolento, ma quello che ha incarnato di più la fobia dei clown che hanno molti.
Era nato il 17 marzo del 1942 a Chicago, da una famiglia piccolo-borghese.
La sua è un’infanzia tormentata dai conflitti con il padre alcolizzato e spesso violento.
Ma John si sforza di essere sereno: frequenta i boy scout, porta i giornali e il latte porta a porta, guadagnando anche qualche soldo.
A 11 anni viene colpito in testa con una mazza da baseball. All’inizio la cosa non sembra grave, ma qualche anno più tardi i medici scoprono che nel cervello si era formato un grumo di sangue, che gli provoca continuamente emicranie, brevi amnesie o svenimenti.
Intorno ai 17 anni gli viene diagnosticato un disturbo cardiaco che si ripresenta più volte in seguito.
Al quarto anno del liceo lascia la scuola per lavorare a Las Vegas per una agenzia funebre, e lì comincia a dare sfogo ai suoi disagi.
Una volta ruba un cadavere e lo nasconde sotto il suo letto; un’altra volta su stende in una bara insieme al morto.
In segui cambia lavoro : viene assunto come addetto alle vendite in un paio di negozi: è sempre cordiale e gentile, riceve dei riconoscimenti pubblici a Springfield.
Nel 1964 si sposa con una collega di ufficio, Marlynn Myers.
Si mette a lavorare per i genitori di lei nella catena di ristoranti KFC, è benvenuto e stimato da tutti.
Cominciano peró a girare voci di molestie coi dipendenti.
Nel maggio del 1968 viene denunciato: avrebbe attirato un giovane in casa, e una volta ammanettato lo avrebbe torturato.
Il ragazzo viene però pestato per strada da un diciottenne che afferma di essere stato incoraggiato da Gacy.
Gacy è condannato in seguito per sodomia e violenza e si becca 10 anni.
Quando esce torna a vivere con la madre. Trova di nuovo lavoro e fa amicizia con tutti, impegnandosi anche in politica, diventando cassiere della sezione locale del Partito Democratico.
Nel tempo libero comincia a travestirsi da clown per andare alle feste.
Gacy era iscritto a quello che ai tempi era l’albo dei clown e dei mimi da circo, ma si esibiva per lo più privatamente.
Aveva una certa vocazione per questo mestiere : usava battute travolgenti ma mai volgari, aveva un viso gentile e usava travestimenti abbastanza elaborati.
Viene soprannominato “Pogo”.

John Wayne Gacy con la first lady del presidente Jerry Carter, Rosalynn (Fonte immagine: Wikipedia, pubblico dominio)


Nel 1972 si sposa di nuovo. Fonda la PDM, una piccola ditta di decorazioni e manutenzione.
Assume sempre giovani, e la cosa comincia a puzzare. La gente mormora.
Si parla di liquori, spinelli e pasticche che girano nell’ufficio di John, ma nessuna prova.
Nel 1976 comincia ad uccidere senza freni. Adesca giovani senza soldi, ragazzi di strada. Li porta a casa sua e li uccide. Alcuni li assume alla PDM per un po’, per attirarli con la scusa di un lavoro.
Nel 1977 arriva ad acquistare una Plymouth del ’71 adescare il giovane John Szyc, falsificando la firma sul documento della compravendita del veicolo.
Szyc però non c’ è più, non si trova, viene trovato soltanto il suo anello con le iniziali. Gacy lo ha violentato e strangolato come tutti gli altri.
La vicina di casa di Gacy, Lilla Grexa, nota che da sotto la cucina arriva un tanfo tremendo, e lo avvisa più volte: “muffa” si giustifica lui, ma la puzza è tanta che lui spruzza sempre tantissimo deodorante.
Nel gennaio del 1978 Gacy è in auto e vede il giovane Robert Donnelly sul marciapiede : lo ferma e lo fa salire in auto, poi gli preme un asciugamano imbevuto di cloroformio sulla faccia.
Quando si sveglia Donnelly legato a un letto a casa di Gacy: davanti a lui, un uomo nudo grassissimo con indosso una maschera da clown prende una frusta e comincia a colpirlo cinque, dieci volte. Donnelly viene poi anche violentato. Poi verrà scaricato in un prato di nuovo stordito col cloroformio.
Qualche mese dopo, Gacy abbordaJeff Ringall offrendogli dell’erba. Lo carica, lo stordisce col cloroformio e lo porta a casa sua. Lì Jeff si risveglia legato al letto, con davanti Gacy nudo che tira fuori una frusta, uno schiaccianoci, un rosario e dei ferri da calza.
Jeff subisce le violenze come Robert, e poi viene scaricato.
La moglie Carol comincia a vedere qualcosa di strano in lui: beve, è ingrassato molto, la notte non riesce dormire e si rivolta nel letto. Quando lei cerca di abbracciarlo o di toccarlo la evita, ha dei cambi di umore repentini e fa delle sfuriate tremende.
Altre volte è nervoso, a volte per un rumore forte trema e si chiude fissando il vuoto.
Poi il giorno dopo sa essere tranquillo e sereno come sempre, stranamente felice, come un predatore sazio che torna nella sua tana.
Un giorno tornando a casa trova delle riviste pedopornografiche in garage, e decide di affrontare il marito. Lui le confessa tranquillo che gli piacciono i bambini e che è nel giro della pedopornografia.
Il 13 dicembre del 1978 la polizia arriva a casa Gacy, ma non hanno un mandato; tornano il giorno dopo e rivoltano la casa da cima a fondo, alzando anche le assi dei pavimenti.
Troveranno farmaci, droga, erba, siringhe, rullini fotografici, materiale pornografico e vestiti di taglie minute.
Nei giorni seguenti tornano più volte, quel fetore di morte li attira.
Gacy è arrestato per possesso di marijuana e valium con un “mandato fittizio”, un escamotage usato dalla polizia per prendere tempo: hanno bisogno di trovare prove più solide per inchiodarlo per omicidio.
Il 22 dicembre al commissariato Gacy confessa tutto al tenente di polizia.

Uno dei dipinti di Gacy (Fonte immagine: Wikipedia, pubblico dominio)


Il processo comincia nel marzo del 1980: John Wayne Gacy è condannato a morte.
Qualche mese prima dell’esecuzione un giovane scrittore va a trovarlo: vuole scrivere un libro su di lui, sulla sua vita e su tutta la verità: alla quarta visita, Gacy lo aggredisce e tenta di violentarlo mentre una guardia è distratta.
La condanna viene eseguita nel 1994, e quando gli chiedono se si fosse pentito risponde: “Pentito?”.
In carcere dipinge 2000 quadri, che divennero i seguito famosi tra i “fan” dei serial killer, e li vende accumulando anche una discreta ricchezza. Il tema dei quadri è ricorrente: teschi di clown, clown che ridono, clown alla luna, tutti con uno stile improvvisato.
Oggi su alcuni siti internet americani sono stati messi all’asta come vere e proprie opere d’arte.